sabato 18 luglio 2009


Censura su Belfast in rivolta

Gli accordi di pace del 10 aprile 1998 - firmati dal Sinn Fein, da Londra e dagli unionisti filo-britannici - sono ormai, nel Nord Irlanda, un mero pezzo di carta.
Fino alle 4 della notte tra lunedì e martedì, è divampata la rivolta dei repubblicani irlandesi contro le marce dei cosiddetti “unionisti”, volte a celebrare la vittoria di Guglielmo III d’Inghilterra (d’Orange) nella battaglia del Boyne del 1690 con la definitiva occupazione britannica dell’Irlanda. I disordini si sono estesi a tutte le città e i borghi del Nord dell’isola, da Belfast a Derry, da Armah a Rasharkin.
Soltanto a tarda sera uno sparuto gruppo di miliziani pro-britannici, sì e no un centinaio di persone, blindato da un ingente dispositivo di polizia, è riuscito ad attraversare (e questa era la consueta provocazione studiata a tavolino contro i residenti cattolici) il quartiere dell’Ardoyne di Belfast. Gerry Kelly, ex Ira e ora Sinn Fein, è stato allontanato dai militanti indipendentisti Repubblicani, criticato e schernito per i compromessi anti-sociali (il disagio delle famiglie e la precarietà del lavoro che colpisce la “minoranza” irlandese) e contro l’indipendenza siglati con il governo di Londra. Da tempo il Sinn Fein è accusato di aver trasformato le strutture del suo partito in covi di spie e di collaborazionisti degli inglesi.
La protesta repubblicana è stata voluta anche per ricordare all’Europa di Bruxelles, quella delle “guerre umanitarie” e dei cosiddetti “diritti umani” che ben 30 prigionieri politici nord-irlandesi sono da tempo ristretti nelle carceri di Belfast e sottoposti a regime di semi-isolamento e a maltrattamenti.
Quello che è più grave è che nessun organo di (dis)informazione di massa della “democratica” Unione europea, giornali e radiotv italianai in primis, ha ritenuto politicamente corretto informare i propri lettori, spettatori e sudditi su quanto avviene ed è avvenuto in Irlanda.
Come si conviene in “democrazia”, la migliore repressione contro chi si batte contro l’occupazione anglosassone - o atlantica - di una qualunque delle terre europee diventate colonia, Italya compresa, è il silenzio.

Nessun commento:

Posta un commento


COL TUO CONTRIBUTO, MILITANTE E CONCRETO,DARAI LA POSSIBILITA' A FORZA NUOVA DI PERSEVERARE NELLE BATTAGLIE SOCIALI E IDENTITARIE CHE DA SEMPRE LA CONTRADDISTINGONO DA QUALSIASI ALTRO MOVIMENTO O PARTITO POLITICO DELLA DESTRA RADICALE.
COME BEN SAI FORZA NUOVA NON RICEVE ALCUN TIPO DI CONTRIBUTO ELETTORALE STATALE E LE SUE LOCALI SEZIONI SPARSE SUL TERRITORIO SI REGGONO ESCLUSIVAMENTE ATTRAVERSO IL SACRIFICIO DI UOMINI CHE VEDONO NELLA POLITICA NON UN MESTIERE MA UNA MISSIONE.
"NON ESSERE CONSIDERATO SOLO UN NUMERO,E DA OGGI...CONTA ANCHE TU!"