domenica 10 ottobre 2010

La Soweto italiana da cui scappano anche i “benpensanti”

La Soweto italiana da cui scappano anche i “benpensanti”

Riportiamo un’intervista rilasciata dal sindaco di Castel Volturno Antonio Scalzone, impegnato nella lotta contro l’immigrazione che ha messo in ginocchio la sua città. Forza Nuova dà tutto il suo sostegno al sindaco e alla comunità italiana di Castel Volturno, lasciata ormai sola tra due fuochi.
antonio-scalzone-300x225.jpgLa posizione più scomoda, quella che per tanti benpensanti era una grande e straordinaria occasione per buttarsi a capofitto e tentare di mettere all’angolo lo scomodo e “razzista” sindaco di centro destra, è proprio quella che da anni mantengo nel denunciare una condizione inaccettabile di un paese civile, fuori dal coro, lontano dalle comode posizioni di tanti finti buonisti ed ipocriti della nostra “progredita” società forse civile, che non perde occasione per offendere l’Autorità, le Istituzioni e con esse intere città. Tutto ciò è di una gravità inaudita, senza alcun rispetto per le scelte democratiche di una comunità fatta di migliaia di persone che liberamente si scelgono i propri rappresentanti.

Certo al mio predecessore (il magistrato Francesco Nuzzo ex Ds e Udeur) piaceva molto quando questi benefattori e benpensanti lo coinvolgevano in manifestazioni a capo di migliaia di extracomunitari clandestini a protestare contro le leggi dello Stato. Uno Stato di diritti che si vogliono negare ad un popolo che muore sotto il peso di una presenza che la legge non consente ma che migliaia e migliaia disattendono e quando lo Stato tenta timidamente di intervenire, come fece con l’operazione Alto Impatto o come fece con la liberazione dell’American Palace, queste stesse associazioni fatte di buonisti e di uomini e donne che hanno reso mestiere la solidarietà si opposero e protestarono come i padri comboniani o i centri sociali.
Le stesse associazioni che da anni dicono e fanno sempre le stesse cose e che da decenni propinano progetti d’integrazione con soldi pubblici.
Il risultato è che Castel Volturno è definita la Soweto italiana da cui tutti scappano compreso i benpensanti e gli uomini della cultura di sinistra. Castel Volturno è stata fatta diventare terra di nessuno dove chi protesta e pretende il rispetto delle regole di questo Stato si deve difendere come è successo nel mese di luglio da gruppi di venditori ambulanti (castellani) che volevano vendere per forza abusivamente le pannocchie cotte, come succede ogni mattina quando il controllore vuol far pagare il biglietto agli extracomunitari, come quando allontaniamo dalle nostre case gli spacciatori di droga, come quando allontaniamo le prostitute, come quando denunciamo i parcheggiatori abusivi, come quando chiediamo al ministro Maroni di espellere le migliaia di clandestini da Castel Volturno, come quando chiediamo di espellere migliaia di spacciatori, delinquenti, sfruttatori e schiavisti che sono la maggior parte degli immigrati che vivono da queste parti.
Vogliamo vivere in pace come in tutti i Paesi civili, questo è il nostro desiderio, combatteremo ogni forma di demagogia che sulla nostra pelle tenta di dimostrare che il progetto d’integrazione portato avanti dalla sinistra in Italia non è fallito. Al contrario Castel Volturno è il simbolo per eccellenza del fallimento di come l’integrazione non potrà mai realizzarsi. E neanche modelli di società proposti da cattedre occupate abusivamente dalle quali si vogliono insegnare modelli di sviluppo e la new economy a spese di questa comunità, lontani dai loro interessi e dalle loro famiglie e dai loro affetti: è molto comodo. Pagateci voi la tassa sulla spazzatura per 15.000 persone, pagate voi le assicurazioni sulle loro auto, pagate voi le tasse di possesso, pagate loro le prestazioni sanitarie, i mezzi pubblici, gli avvocati nei tribunali, pagate loro il costo delle carceri, i contributi previdenziali ed assicurativi, l’energia elettrica, la scuola, il trasporto scolastico, le tasse. Dopo l’Amministrazione di sinistra la città non ha più neanche le risorse per mantenere i servizi minimi ai propri cittadini, pagateci tutto questo e fatevi fare anche qualche bisognino alla presenza delle vostre donne come fanno qui.
Dategli gli alloggi che non siano immobili occupati abusivamente e che non assomiglino a delle porcilaie. Noi vogliamo semplicemente l’applicazione della legge, il resto è stupidità e demagogia che qui non alligna più, questo è il motivo per cui mi votano donne ed uomini di destra e di sinistra, il populismo è ciò che si fa per convenienza, io combatto contro tutti e tutto per il bene della mia comunità alla quale non voglio far fare la fine degli indiani d’America e per questo non farò sconti a nessuno.
Antonio Scalzone

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