
Il Parlamento ha momentaneamente bloccato il tentativo di introdurre nella legislazione nazionale la cosiddetta legge sull' omofobia. L’azione che ne ha consentito il blocco è apparentemente un artificio tecnico ma si tratta, sostanzialmente, di una precisa volontà politica. Infatti, i partiti che hanno votato la pregiudiziale di incostituzionalità sanno benissimo che il popolo italiano e la Chiesa sono contrari all' introduzione di leggi “politicamente corrette” contrarie al buon senso e alle tradizioni..
E' evidente che alcuni settori del Governo, particolarmente proni alle spinte laiciste e aperti alla lobby omosessuale, hanno in animo di ripresentare a breve un progetto di legge simile a quello presentato ieri e, ieri stesso, miseramente caduto.
Inoltre, la deputatessa Paola Concia ha minacciato di presentare un ricordo alla Corte Europea di Giustizia per forzare l’approvazione, anche in Italia, di una legge che garantisca diritti preferenziali agli omosessuali.
Forza Nuova, da sempre addita questi tentativi come parte di una precisa strategia tendente a sabotare l' istituzione familiare, colpire i sentimenti dell' Italia cristiana e tradizionale (ancora maggioritaria) ed impedire la necessaria rinascita demografica del Paese. Uno Stato non può e non deve favorire comportamenti antitetici al sano sviluppo della comunità nazionale.
L' obiettivo dei gruppi d pressione anti-nazionali è giungere al riconoscimento del “matrimonio” omosessuale e all' equiparazione dei due modelli di vita (la famiglia tradizionale da un parte e l'unione gay dall' altra) nell' educazione scolastica e nel riconoscimento sociale.
In Inghilterra si segnalano casi di anziane signore che hanno ricevuto la visita della Polizia a casa dopo che avevano osato criticare il modello gay così come è capitato che insegnanti siano stati licenziati per aver espresso opinioni cristiane.
In Italia, un referendum boccerebbe sempre e comunque questa deriva e forse anche il Parlamento avrebbe grosse difficoltà nel nuovo clima culturale dove sempre più forte è autorevole la voce di Santa Romana Chiesa.
Pertanto, come ha ben capito Paola Concia, l’unica possibilità concreta di forzare la nostra nazione ad assumere una legislazione di favore nei riguardi dei non eterosessuali consiste nell’appellarsi alla Corte Europea di Giustizia, nel momento in cui entrerà definitivamente in vigore il Trattato di Lisbona.
Forza Nuova aveva già messo sull’avviso la pubblica opinione sulle disastrose conseguenze che l’approvazione del Trattato di Lisbona avrebbe comportato per l’Italia e la sua sovranità ed è ovvio che la decisione della Corte Europea sarà a favore della lobby gay e contro l'Italia. Il Governo pagherà, allora, il tradimento compiuto contro gli italiani allorquando approvò il Trattato di Lisbona che, di fatto e di diritto, elimina la sovranità nazionale italiana.
Forza Nuova ha iniziato in questi giorni un'azione in profondità volta alla creazione di un fronte di resistenza all' introduzione di questa legge puntando come sempre non su un Governo diviso e debole né su un Parlamento che votò all' unanimità il Trattato di Lisbona ma sul popolo italiano e sulla sua fede.
Nessun commento:
Posta un commento