domenica 27 settembre 2009



PERCHE' IL PD MONTELLESE PARLA A SPROPOSITO??


A seguito dei manifesti apparsi in questi giorni qui a Montella, recanti la firma del direttivo cittadino del PD, sentiamo il dovere morale di dare alla cittadinanza le dovute precisazioni.

Premettendo che l’accusa e il tirarci in ballo gratuitamente, è per noi sinonimo di una debolezza all’interno dello stesso circolo piddino, che ovviamente segue la mediocre tendenza che accompagna lo stesso a livello nazionale, regionale e provinciale, intendiamo precisare due cose.

La prima riguarda l’apparizione del simbolo di “Alternativa Riformista” sul nostro blog che è a titolo puramente beneaugurante verso chi, in precedenza, aveva augurato noi le migliori fortune per la nostra solitaria corsa elettorale. Quindi si è trattato solo di un reciproco formale rispetto, anche se condanniamo quasi in tutto la campagna elettorale di chi non ci ha risparmiato giudizi infondati quali: l’essere soli, ignoranti e anticostituzionali.

La seconda cosa che intendiamo chiarire riguarda la definizione di “neo-fascisti”. Per noi, e non solo (vedi sentenza di cassazione riguardante il caso Alberto Castagna) la definizione del termine “Fascista” non ha nulla di negativo perché condanna e combatte qualsiasi forma di violenza, qualsiasi forma di condotta volta a sottomettere altri esseri umani. Quindi il “neo” è anche superfluo.

Anzi, chi quotidianamente pratica la filosofia della sottomissione, sfrutta la disperazione della povera gente per i propri loschi affari, sono proprio i militanti del PD. Ricordiamo gli ultimi casi di malaffare e collusione con organizzazioni malavitose in Campania, in maniera più marcata nel napoletano, le tangenti ricevute dal presidente della Regione Abruzzo o della Provincia di Pescara, o ciò che è normale amministrazione in Calabria, Basilicata e Puglia...

In conclusione invitiamo la parte sana, i militanti onesti (se ci sono) del locale circolo PD, ad abbandonare la strategia politica adottata dai loro vertici, che si attaccano ad un misero “pino”, ad un blog, a quatto caditoie, alle autorizzazioni per l’affissione dei manifesti da parte della nuova giunta, o all’improprio uso del simbolo del nostro comune, per cercare di far cadere il più presto possibile il neo-eletto sindaco e poter approdare loro nella “stanza dei bottoni” per continuare a sopravvivere di stipendi politici, ad esercitare la succitata violenza, fatta di raccomandazioni, tangenti, corruzione e cattiva amministrazione a spese di noi poveri cittadini.

Forse, sarebbe sufficiente fare come noi, “pochi” ed “ignoranti”, ad occuparsi dei problemi seri di questo paese, primo su tutti la questione sociale, definendo un progetto valido, come quella da noi presentato all’attuale maggioranza denominato “Comunità Viva”, e tentare di convincere la stessa ad attuarlo nei fatti.

Bisogna tentare tutto per il bene della nostra comunità, anche se poi l’amministrazione dimostra di avere altri obiettivi…COME AD ESEMPIO IL P.U.C.?


FN MONTELLA

cuib S.Lucia

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