FORZA NUOVA MONTELLA

martedì 22 settembre 2009

LE AMBIGUITA' DE "LA DESTRA"..

In questi giorni per le strade di Montella ho notato alcuni manifesti a firma de "La Destra",riportanti la seguente frase "Onore ai soldati italiani caduti in Afghanistan" e fin qui nulla di ineccepibile.Ma continuando nella lettura mi sono imbattuto in un altra frase "contro il terrorismo,per la difesa della libertà".A questo punto i dubbi mi hanno assalito e mi sono chiesto di quale lotta al terrorismo e di quale libertà stanno parlando gli amici de "La Destra"?
All'inizio ho pensato avessi sbagliato a leggere,ma rileggendo la frase,la stessa recitava proprio così!Allorchè i dubbi sono aumentati a dismisura e mi sono posto una domanda.. " Ma il partito nato sulle e dalle ambiguità sta arrivando alla resa dei conti o prova a salvare il salvabile per le regionali speculando sulla vita dei nostri parà?
Ovviamente una risposta non c'è e ho provato io a fare qualche riflessione..
Ma proprio loro,gli anti-imperialisti del terzo millennio che riempono blog e siti nazionali con slogan tipo "Free Palestina" o "Spezziamo le catene americane"?
Mi sà tanto che gli stessi abbiano bisogno di una rinfrescatina di memoria magari parlando di un passato non troppo remoto,ovvero dell'Abbazia di Montecassino,o dei Civili Italiani (stime da 65.000 a 80.000 morti) sterminati dai bombardamenti TERRORISTICI alleati sulle Nostre Citta'.E perche' no', i civili tedeschi di Berlino, Dresda e delle altre centinaia di citta' tedesche rase al suolo.
E ancora le due Bombette Atomiche di Hiroshima e Nagasaky, ed infine anche il Vietnam...
Tutti errorini veniali, perche' il "Bene Assoluto" qualche volta sbaglia la mira, ma sempre a fin di bene, per la liberta' di tutti, anche di chi viene sterminato dal genocidio Yankee .Il vero Asse del Male e'a mio avviso costituito da Questi Stati Canaglia:
USA e ISRAELE.
Poi ce' tutta una corte di squallidi servitori, servi di questi Stati Canaglia.
Il nome del primo dei servitori inizia con "I" e finisce con "A"!
La verità è che l' Italia non ha nessun motivo per essere li e mai ne ha avuto uno.E'possibile che dobbiamo pagare col sacrificio eroico di giovani militari per nulla bilanciato alle motivazioni che spingono il governo italiano ad affiancare le forze militari americane ed israeliane nella loro guerra di conquista mascherata dall'ipocrisia della "missione di pace"?
Tutto questo è inconcepibile,come inconcebile continua ad essere il ruolo equivoco e subdolo de "La Destra" mentre Storace incontra Silvio per rientrare nel PDL.
Avrò forse interpretato male la frase anche se non credo sia così...I veri e i primi terroristi sono coloro che occupano militarmente e illegalmente un territorio dove nessuno mai ha vinto una guerra..
Noi chiediamo l'immediato ritiro delle nostre truppe dall'Afghanistan.
Noi seguiamo e seguiremo sempre la stessa linea.
Noi possiamo gridarlo a gran voce

BASTA ITALIANI UCCISI
STOP AD UNA GUERRA INUTILE!!

Francesco Palatucci
Segretario FN MONTELLA

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LETTERA APERTA AD UN COMPAGNO ANTIFASCISTA

Caro compagno antifascista,
premetto che per me la parola fascista non è un’offesa, se non mi definisco tale è solo perché la legge me lo vieta. Mi sento vicino a quel periodo storico perché sono convinto che in quell’esperienza politica, culturale, istituzionale e sociale possiamo trovare quegli elementi utili, anzi indispensabili, per avviare un serio dibattito su un nuovo modello di società e di sviluppo economico, basato sulla vera giustizia sociale e alternativo al sistema liberalcapitalista.
Aggiungo, a scanso d’equivoci, che con quei giovinastri con la tesata rasata (oltre che vuota) che sfogano le loro frustrazioni contro gli immigrati e negli stadi, che dipingono svastiche sulle pareti delle città, che del fascismo hanno assimilato solo gli aspetti folcloristici e il mito della violenza, noi non abbiamo nulla a che spartire come, penso, tu abbia poco a che vedere con quelle teste calde che frequentano i centri sociali e che sfasciano le vetrine alle manifestazioni. Sono entrambi il prodotto di questa società malata.
Ciò premesso vengo al dunque: ci troviamo su sponde politicamente opposte, a dividerci sono il giudizio sulla storia e il modello di società cui aspiriamo, ma io non ti considero un nemico. Anzi, ti ammiro perché hai il coraggio delle tue idee, non rinunci a nulla dei tuoi simboli e della tua storia, a differenza dei tanti, tantissimi politici che non hanno esitato un attimo a disconoscere il loro passato e a gettare alle ortiche i loro ideali per accostarsi al potere.
Il mio nemico non sei tu, compagno antifascista, il mio nemico si chiama Berlusconi che distribuisce soldi alle banche e promesse ai lavoratori; il mio nemico è l’America quando invade Paesi sovrani per gestire le loro risorse naturali e spianare la strada alle multinazionali con l’aiuto della scodinzolante Europa; il mio nemico è lo Stato d’Israele che ghettizza il popolo Palestinese dopo averlo cacciato dalla sua terra; il mio nemico si chiama indifferenza, che pervade la nostra gioventù; il mio nemico si chiama povertà delle famiglie, sempre più indebitate; il mio nemico si chiama violenza, sempre più diffusa. Il mio nemico non sei tu, compagno antifascista, il mio nemico è il capitalismo, un’ideologia ottocentesca vecchia e superata che tuttavia governa il mondo, un’ideologia falsamente ammantata di libertà, democrazia e modernità, ma che in realtà affama i popoli, genera conflitti, distrugge l’ambiente e appiattisce le civiltà.
Un’ideologia che tutto omologa in nome del libero mercato.
Caro compagno antifascista, sono sempre meno i giovani sinceramente impegnati a costruire un futuro migliore, nel tuo come nel mio schieramento, non sprechiamo le poche energie di cui disponiamo per batterci tra noi in nome di un anacronistico e patetico anticomunismo e antifascismo. Questo sbaglio lo abbiamo già fatto una volta, negli anni settanta. In quegli anni ci siamo pesantemente confrontati, e mentre noi ce le suonavamo di santa ragione il potere democristiano se la rideva e continuava a coltivare i suoi interessi.
Rimani delle tue idee come io rimango delle mie, ma non ricadiamo nello stesso errore, non facciamo l’ennesimo regalo a Berlusconi, Fini e Veltroni.
Non ti chiedo un patto d’alleanza, siamo troppo diversi, ti chiedo solo reciproco rispetto.
Grazie per l'attenzione e cordiali saluti.

Forza Nuova Montella