
So che mi attirerò le ire dei deputati della vecchia partitocrazia (almeno quelli ancora in vita…) perché li riporto, con la mente, a quel passato ignobile di cui loro sono stati i fautori e che hanno fatto della nostra Patria, arbitrariamente, uno Stato di inique abiezioni, con i loro raggiri e falsità.
Il 2 giugno 1946 votano l’89 % degli italiani e la Repubblica vince con la minaccia lanciata da Pietro Nenni con il motto: ” La Repubblica o il caos”.
L’esito del referendum istituzionale del 2-3 giugno 1946 è falsificato con il metodo di BRENNO.
Allo spoglio delle schede i voti a favore della Monarchia equivalgono o di poco superano i voti a favore della Repubblica.
Il Ministro degli Interni on. Romita (repubblicano) fa tutto ciò che è in suo potere per distruggere i Savoia.
Il 4 mattina, Alcide De Gasperi anticipa al Ministro della Real Casa , Falcone Lucifero, la vittoria della Monarchia ma, Saverio Brigante, per ordine di Palmiro Togliatti, capovolge la realtà modificando le cifre nei verbali.E’ sufficiente invertire Monarchia con Repubblica in testa ai verbali.
Il 5 giugno Falcone Lucifero contesta a De Gasperi il mutamento della situazione.
L’esito finale viene comunicato il 18 giugno dal Presidente della Corte di Cassazione GIUSEPPE PAGATO, il quale non proclama la nascita della Repubblica, raro caso se non unico nella storia, in cui un cambio istituzionale di tali proporzioni non ha neppure il ” SUGGELLO FORMALE” della pronuncia di rito.
Questa è l’esatta storia di come sono andate le vicende politiche della nostra Italia.
Ecco perché in Italia vige la Repubblica e non la Monarchia !
Non stupiamoci dunque se la sinistra iniqua ha continuato il suo iter di fare raggiri, brogli per voler vincere a tutti i costi.
Questo dovrebbe essere scritto nei testi scolastici, questo dovrebbero ricordare o conoscere gli italiani e non le ipocrisie che ci stanno propinando i parlamentari di sinistra !
E’ proprio vero che il lupo perde il pelo ma non il vizio…di falsificare la realtà.
ERCOLINA MILANESI
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