domenica 8 febbraio 2009

Aborto, pena di morte ed eutanasia mostrano ad Eluana l’unica faccia della morte


Probabilmente non basterà. Tuttavia, il tentativo frenetico del Governo di approvare un provvedimento finalizzato a sospendere la condanna a morte per Eluana Englaro è degno della massima approvazione. Quando in gioco c’è una vita umana, i colori politici sfumano via senza importanza. Non era scontata, né dovuta (sotto il profilo istituzionale), una mossa simile. Andando persino allo scontro con il Capo dello Stato, il quale, celando la propria ignavia sotto la polvere dei formalismi e delle procedure, evita di pronunciarsi nel merito di una vicenda così drammatica. Eluana è viva, molto probabilmente percepisce la realtà esterna. C’è pure qualcuno che narra di una confidenza espressa da Beppino, il papà, il quale avrebbe ammesso di avere inventato il voler morire della figlia, qualora si fosse trovata ad affrontare una situazione del genere. Altri, invece, parlano di accanimento terapeutico, senza considerare il fatto che l’alimentazione non è una terapia, bensì un diritto fondamentale dell’uomo. Nessuna macchina, infatti, tiene in vita la donna, che peraltro respira autonomamente, apre e chiude gli occhi seguendo un regolare ciclo sonno - veglia, ed è degna di ricevere l’affetto e la vicinanza di tutti coloro che, in questi mesi di invasione mediatica, hanno imparato a volerle bene. E’ certamente comprensibile la umana “stanchezza” del padre, che per diciassette lunghi anni è stato al capezzale della figlia. Egli poteva d’altra parte portare Eluana all’estero, e farla morire in uno di quegli Stati in cui la “dolce morte” è ammessa dalla legge. Perché non lo ha fatto ? Probabilmente due righe scritte da un giudice terzo ed imparziale sono meglio per liberare la coscienza di un genitore, che di fatto ha scelto di uccidere una parte di sé. La sua speranza, evidentemente, è già morta, sebbene qualcuno si sia risvegliato dopo diversi anni. E’ vero: non così tanti. La scienza e la medicina, però, si evolvono, progrediscono. Ciò che ieri era impossibile domani può diventare possibile. La vita di una persona, poi, è irripetibile. Ebbene i dubbi sono tanti, sulle circostanze, sul relativo e sull’assoluto. Nella palude delle incertezze non si può restare a guardare, né scegliere la certezza purchessia, ovvero la morte. Pertanto è ancor più apprezzabile l’azione disperata del Governo Berlusconi, il quale senza infingimenti ha parlato di cultura della vita. Dall’altra parte, invece, ci sono quelli che si scandalizzano per l’attuale vigenza della pena di morte in alcuni Paesi del mondo, senza tuttavia trovare contraddittorio il sostegno ideale ad aborto ed eutanasia. L’ esistenza di una persona è per costoro inviolabile solo quando non condizioni i piani, l’emotività o la quotidianità di un altro individuo. Individuo, appunto. Novello dio al cui altare sacrificare il prossimo. Anche se sangue del tuo sangue. Questa vicenda, poi, sembra quasi drammaticamente voler ricondurre il tutto all’uno. Come se pena capitale, aborto ed eutanasia fossero lì, ad intrecciarsi nello stesso cappio. Il timbro spietato di un giudice boia, una persona di cui si vorrebbero terminare le sofferenze, e l’aborto fuori tempo massimo deciso da un padre che non accetta più la “diversa” esistenza della figlia. A noi, purtroppo, non resta che pregare…

FN MONTELLA

1 commento:

  1. Cari Camerati,
    mi fa piacere che abbiate ritenuto di pubblicare il mio articolo. Vi ringrazio.

    Antonio Del Prete
    Segretario regionale Gioventù Italiana Emilia-Romagna

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COL TUO CONTRIBUTO, MILITANTE E CONCRETO,DARAI LA POSSIBILITA' A FORZA NUOVA DI PERSEVERARE NELLE BATTAGLIE SOCIALI E IDENTITARIE CHE DA SEMPRE LA CONTRADDISTINGONO DA QUALSIASI ALTRO MOVIMENTO O PARTITO POLITICO DELLA DESTRA RADICALE.
COME BEN SAI FORZA NUOVA NON RICEVE ALCUN TIPO DI CONTRIBUTO ELETTORALE STATALE E LE SUE LOCALI SEZIONI SPARSE SUL TERRITORIO SI REGGONO ESCLUSIVAMENTE ATTRAVERSO IL SACRIFICIO DI UOMINI CHE VEDONO NELLA POLITICA NON UN MESTIERE MA UNA MISSIONE.
"NON ESSERE CONSIDERATO SOLO UN NUMERO,E DA OGGI...CONTA ANCHE TU!"