
In Irpinia si estendono circa
L’area “CASTAGNA DI MONTELLA” si estende esclusivamente
Nei comuni di Montella ; Bagnoli Irpino ; Cassano Irpino ; Volturara Irpina ; Nusco e Montemarano ad’un altitudine compresa tra i 500 ed i
La produzione della “CASTAGNA DI MONTELLA” oscilla intorno ai 60000 q.li annui,produzione che è in serio pericolo,
minacciata,oltre che da continue annate di siccità alternate a nevicate premature (abbattutesi in pieno raccolto) che rovinano
di fatto il prodotto e la pianta,da un nemico ancora più pericoloso,
.Questo insetto è riconosciuto come uno dei pericoli peggiori per il castagno nella nostra zona in quanto non essendo autoctono non trova il giusto bilanciamento nel nostro ecosistema e la sua diffusione è dovuta principalmente ad importazioni selvagge di piante e innesti dalla Cina e dalla Turchia.
I danni che compie il Cinipide sono molto ingenti:provoca la formazione di galle,ossia ingrossamenti a carico di gemme, foglie ed amenti, da queste galle nel periodo compreso tra giugno e luglio,fuoriescono le femmine alate che vanno a depositare le uova nelle gemme.Dalle uova vengono fuori le larve che si sviluppano all’interno delle stesse gemme,senza che queste ultime mostrino un qualunque sintomo esterno di infestazione,ma,l’anno successivo,alla ripresa vegetativa,queste provocano un elevato numero di galle rossastre,bloccando lo sviluppo della pianta con ovvie ripercussioni sulla produzione,con cali stimabili intorno al 70% ed un forte deperimento delle piante colpite.
competenti per territorio.
Questi prevedono,l’estirpazione e la distruzione della pianta infestata e di tutte quelle comprese entro un raggio di
Fin qui potremmo anche dire che ci sta bene,senonchè queste misure,riscontrabili nel decreto 30 OTTOBRE 2007 all’art.7 comma 3,recepimento della decisione della commissione 2006/464CE,prevedono che,le misure obbligatorie di lotta siano totalmente a carico dei proprietari o conduttori.
Per questo noi chiediamo,essendo i comuni di:Montella;Montemarano e Volturara Irpina,inseriti nell’elenco dei comuni ricadenti nella “zona focolaio” dell’infestazione (di cui forniamo un’allegato) ,che:
1)Vengano bloccate tutte le importazioni di piante e innesti provenienti da Cina,Turchia e ogni altro Paese in cui si trovi il Cinipide;
2) I funzionari degli enti preposti:Comunità Montane;Ispettorati Agrari;Guardie forestali,siano presenti sul territorio per ispezionare tutti gli impianti ed identificare eventuali zone colpite;
3) Sia dichiarato lo stato di calamità naturale per le zone infestate,con relativo ed urgente intervento onde evitare di arrivare a contaminare il comprensorio della “CASTAGNA DI MONTELLA”,obbligando sì i proprietari ad attuare le suddette misure di lotta,ma sotto la direzione degli organi di competenza e riconoscendo loro un compenso per sostenere le spese dell’intervento e la conseguente mancata produzione.
Questa de “
In fede
Massimo Lepore
Responsabile “
Montella (AV)
Complimenti per l'iniziativa. La tua attenzione posta al problema, non solo al cinipide ma a tutto il mondo della agricoltura e' lodevole. Mi preme quindi dare qualche notizia. La giunta regionale della Campania il 19 giugno 2008 ha aggiornato l'elenco delle emergenze fito-sanitarie inserendo al primo posto delle priorita' l'intervento per contrastare la diffusione del Cinipide Galligeno del Castagno. In questo modo gli enti locali possono presentare progetti di intervento territoriale per le emergenze fito-sanitarie conclamate con piani di intervento di valenza territoriale, individuando per il nostro territorio una area minima di intervento coincidente con quella di almeno una Comunita' Montana. Il Comune di Montella tra i primi ha aderito ad un progetto proposto della Comunita' Montana Terminio Cervialto per un importo annuo di circa 140.000 euro all'anno per tre anni di cui il 70% a carico della regione ed il rimanente 30%, circa 30.000 euro, a carico dell'Ente promotore del progetto. Dei 30.000 euro circa la Comunita' Montana si e' impegnata a coprirne la meta' ed i rimanenti 15.000 euro circa saranno divisi tra i comuni partecipanti, per cui la spesa a carico del Comune di Montella dovrebbe essere di circa 3000 euro all'anno. Questo progetto prevede interventi di monitoraggio continuo del territorio,(tra l'altro non e' facile individuare le piante infestate), corsi di informazione e formazione per i castanicoltori, materiale divulgativo ed interventi diretti con personale qualificato a supporto dei castanicoltori. Va detto che il Comune di Montella ha fortemente voluto questo progetto sebbene non sia ancora interessato da questa micidiale infestazione. Tuttavia la presenza del cinipide nei territori limitrofi non lascia presagire nulla di buono per il futuro. Speriamo che questo progetto venga finanziato dalla Regione. Complimenti ancora per l'iniziativa ed in bocca al lupo per il vostro sito. Il panorama politico a tutti i livelli ha bisogno di voci nuove non compromesse. Salvatore Cianciulli
RispondiEliminaCiao Massimo,mi complimento per l'interesse da te mostrato nei confronti dei problemi dell'agricoltura in genere e del Cinipide del Castagno in particolare, volevo per questo dare qualche notizia che potrebbe interessare te e gli ospiti di questa pagina del forum. La Giunta Regionale della Campania il 19 giugno 2008 ha aggiornato l'elenco delle emergenze fito-sanitarie conclamate inserendo al primo posto la lotta al Cinipide del Castagno. In questo modo gli enti locali possono presentare progetti di intervento territoriale per le emergenze fito-sanitarie ai fini della legge regionale n. 4 del 2002.Devono essere individuati dal progetto interventi di valenza territoriale, individuando per il nostro territorio un area minima di intervento coincidente con quella di almeno una Comunita' Montana. Il Comune di Montella tra i primi ha aderito ad un progetto della Comunita' Montana Terminio Cervialto per un importo di circa 140.000 euro annui per tre anni. Questi finanziamenti sarebbero per il 70% a carico della regione, il rimanente 30% sarebbe diviso a meta' tra la Comunita' Montana ed i Comuni, cosi' che l'impegno economico del Comune di Montella per la realizzazione di tale progetto non dovrebbe essere superiore ai 3000 euro annui. Tale progetto prevedera' interventi di monitoraggio continuo del territorio, corsi di formazione ed informazione, realizzazione di materiale divulgativo e supporto ai castanicoltori con personale qualificato negli interventi di bonifica. Va detto che il Comune di Montella ha fortemente voluto la realizzazione di questo progetto, il cui autore materiale e' il consigliere comunale Gerardo Bruno dipendente della Comunita' Montana, sebbene non sia ancora direttamente interessato dalla infestazione del Cinipide. Nella speranza che tale progetto venga finanziato rinnovo i complimenti per il tuo interessamento. In bocca al lupo per il vostro Blog, lo scenario politico attuale ha bisogno di voci nuove, schierate e soprattutto non equivoche. Nel rispetto delle reciproche idee e convinzioni, vi saluto. Salvatore Cianciulli
RispondiEliminaCaro Savatore,mi presento innanzitutto,mi chiamo Francesco,segretario della locale sezione di Forza Nuova.Volevo ringraziarti,a nome di tutto il movimento, per l'attenzione posta al problema e ringraziarti per le informazioni forniteci.Massimo Lepore sta operando in modo egregio,nell'ambito dell'agricoltura in generale e non solo.Forse è l'unico spiraglio di luce,per un mondo contadino che è ormai abbandonato da tutti.Questo problema,inoltre,è stato fatto presente a Roberto Fiore,di persona quando è stato qui per l'inaugurazione,e tramite carta scritta.Lui ci ha garantito che farà un'interrogazione parlamentare a Bruxelles,e che riferirà ciò che sta avvenendo in Irpinia,anche al Ministro dell'Agricoltura Zaia.
RispondiEliminaTi saluto
FN MONTELLA
Grazie anche dal cassiere e responsabile di lotta studentesca della locale sezione di forza nuova... stiam raccogliendo sempre piu' notizie su argomenti che riguradano da vicino il montellese, perche' ricordo a tutti che l'economia di montella si e' sempre basata sulla castagna, e di sicuro non dalle "fabbriche" che occupano l'area P.I.P. di Montella. E' nostro compito e compito di tutti i cittadini salvaguardare il nostro tesoro e combattere contro i menefreghisti di Montella. Noi ci batteremo su questo campo e su altri in modo assiduo... sperando di ottenere i risultati sperati e considerazioni dovute....
RispondiEliminaCiao Salvatore,
RispondiEliminati ringrazio per i complimenti e per le utilissime informazioni che hai postato.
Mi fa molto piacere constatare che ci sono persone sensibili alle problematiche agricole della nostra realtà e colgo l'occasione per invitare chi,come te,ha informazioni in merito,a postarle su queste pagine.
Ciao e ancora grazie.
Massimo Lepore.
Ciao Massimo, ci risentiamo a distanza di qualche settimana, oggi da ex assessore. Se ti fa piacere e pensi che possa interessare anche altri possiamo continuare a discutere delle iniziative che ho intrapreso in questi ultimi anni alcune andate a buon fine altre purtroppo no. C'è in particolare un intervento che mi sta particolarmente a cuore e che i tempi del nostro ufficio tecnico hanno cercato in tutti i modi di far saltare. Si tratta della adesione del Comune di Montella al progetto di cooperazione interterritoriale:"Valorizzazione del sistema di allevamento pastorale e transumante di bovini podolici dell'Italia Meridionale". presentato dal Gal Casacastra come soggetto capofila e che prevede la partecipazione di GAL della Basilicata, della
RispondiEliminaCalabria, della Campania e della Puglia. Tale progetto prevede la valorizzazione dell'allevamento della vacca Podolica rinomata per le sue capacità di adatamento ai nostri poveri pascoli montani, e per la bontà dei prodotti realizzati con il suo latte, soprattutto quello prodotto quando tornano dai pascoli invernali a primavera nei nostri territori. Tale progetto ha individuato il Comune di Montella come destinatario, insieme a soli altri due comuni del partneraniato interregionale, di un finanziamento per un progetto pilota finalizzato alla realizzazione di un prefabbricato da insediare in alta montagna per la caseificazione di prodotti podolici. Tale operazione potrebbe essere da stimolo per gli allevatori a selezionare animali di razza podolica e destinare la loro attività soprattutto alla produzione di formaggi, molto richiesti sul mercato ma presenti in scarsa quantità e spesso contraffatti. Inoltre sempre per lo stesso progetto è stato costituita l'Associazione dei comuni della Podolica che comprende comuni di cinque regioni, il cui obiettivo è quello di promuovere i prodotti tipici di pregio, contribuire alla costituzione dell'Associazione degli allevatori della Podolica (che si è poi costituita), costruire una rete di luoghi di particolare interesse ambientale, culturale e tradizionale da recuperare e valorizzare finalizzato alla promozione turistica e produttiva, ed altri interventi ancora, quali ad esempio il sostegno per la produzione di energia da fonti rinnovabili mediante l'utilizzo dei sottorodotti del bosco. In questa associazione è presente un consiglio di amministrazone di cui fa parte il sottoscritto, chiaramente a titolo gratuito. Spero che questa iniziativa serva da volano per stimolare un rilancio di una risorsa purtroppo trascurata del nostro territorio che è a mio avviso la pastorizia. La realizzazione del progetto del caseificio montano, essendo un progetto pilota per la realizzazione di un prototipo di prefabbricato pesante realizzato all'uopo, potrebbe concentrare l'attenzione della'Associazione e del progetto del GAL Casacastra sul nostro territorio con successive iniziative, quali una nuova edizione della "Scasata" che ho organizzato due anni fa a Verteglia in collaborazione con la regione. La mia speranza è che l'ufficio tecnico segua ora in via autonoma questo discorso, avendo io individuato personalmente una ditta in grado di realizzare questa struttura, cosa che non era riuscita all'ufficio stesso, firmando il contratto l'ultimo giorno utile per non perdere il finanziamto di 40.000 euro. Spero che anche con il vostro aiuto si possa controllare che tale progetto venga portato a termine. Aspetto notizie dal forum per eventuali altre informazioni e discutere di altre iniziative.
Caro Salvatore,
RispondiEliminaanche noi speriamo che l'ufficio tecnico faccia il suo dovere e che si possano ottenere questi fondi.
Non per altro perchè il tema dell'allevamento anche a noi sta molto a cuore.
Ti ringraziamo per la partecipazione,a presto.
FN MONTELLA
caro Salvatore buongiorno,credi sarebbe il caso di portare a conoscenza degli allevatori di questa opportunità ed informarli su cosa fere per rientrare in questo progetto?
RispondiEliminaMassimo Lepore.
Caro Massimo, ti ringrazio per avermi risposto, dal contatto precedente avevo pensato, sbagliando, che forse le mie informazioni non fossero importanti. Nel corso del mio mandato ho potuto verificare due cose molto gravi: la prima che le istituzioni hanno un concetto attuale della pastorizia come di una malato terminale di cui bisogna attendere la fine naturale; la seconda che il mondo pastorale si è in genere correlato male con la comunità abusando spesso del territorio, (il sottoscritto ha dovuto adire legalmente per ben 18 volte per poter avere ragione di un allevatore che pascolava abusivamente nella mia "tagliata" distruggendola). Oggi il mondo della pastorizia non ha ancora capito che la ricchezza non è avere una mandria di animali senza valore, ma la capacità di realizzare prodotti di qualità e noi ne abbiamo sia le capacità che le materie prime. Oggi non è più possibile mangiare un latticino od un formaggio che si possa definire tale per il semplice motivo che la materia prima è di scarsa qualità provenendo da allevamenti intensivi di animali da stalla di qualsiasi provenienza, e lo stesso si può dire per la carne. Ma avventurarsi in questo discorso sarebbe troppo lungo. Per rispondere al tuo quesito ti dico che gli allevatori sono stati ampiamente informati e coinvolti. Abbiamo fatto due convegni organizzati in collaborazione con la regione e con il GAL, uno a Verteglia ed uno a San Francesco ai quali hanno partecipato molti allevatori. Purtroppo quando poi si deve passare ai fatti manca in loro spirito organizzativo ed imprenditoriale. Insieme alla Associazione dei Comuni della Podolica di cui parlavo nel precedente commento è stata costituita l'Associazione degli Allevatori della Podolica, con le stesse finalità, associazione a cui ha partecipato un solo allevatore montellese, mentre erano presenti molti allevatori dei paesi limitrofi. Oggi il compito dell'amministratore è quello di realizzare le condizioni perchè le opportunità vengano proposte già confezionate agli allevatori, soprattutto quelli che allevano animali allo stato brado,nella speranza che possano cogliere l’occasione. Il mio obiettivo è stato quello di offrire loro le opportunità, la possibilità che le sfruttino resta alla loro intelligenza. Spero che chi venga dopo ad amministrare sappia dare seguito a questa iniziativa. Va anche detto che gli allevatori sono molto diffidenti nei confronti delle istituzioni perchè in passato gli sono state fatte delle promesse che non potevano essere mantenute, come quella che gli sarebbero stati affidati i due casoni, quello di Verteglia e quello delle Acque Nere che invece erano stati destinati per altri scopi, e per questo anche per me è stato difficile dialogare con loro. Ti saluto caro Massimo, se vuoi potremo parlare in futuro di altre iniziative a mio avviso importanti come la possibilità di realizzare un mercato settimanale dei prodotti del settore agro alimentare e caseario della zona.
RispondiEliminaSalvatore Cianciulli